Connected Learning: An Agenda for Research and Design ~ DML Hub

From the website

 

“This report is a synthesis of ongoing research, design, and implementation of an approach to education called “connected learning.” It advocates for broadened access to learning that is socially embedded, interest-driven, and oriented toward educational, economic, or political opportunity. Connected learning is realized when a young person is able to pursue a personal interest or passion with the support of friends and caring adults, and is in turn able to link this learning and interest to academic achievement, career success or civic engagement.

 

“This model is based on evidence that the most resilient, adaptive, and effective learning involves individual interest as well as social support to overcome adversity and provide recognition.

 

“This report investigates how we can use new media to foster the growth and sustenance of environments that support connected learning in a broad-based and equitable way. This report also offers a design and reform agenda, grounded in a rich understanding of child development and learning, to promote and test connected learning theories.”

Source: dmlhub.net

Facebook, feed ed esperimenti

Nel 2012, Facebook ha fatto un esperimento, Experimental evidence of massive-scale emotional contagion through social networks, che ha coinvolto meno di un milione di utenti. Scopo dell’esperimento era accertare se e come esiste il contagio emotivo ed è stato svolto all’insaputa degli utenti. L’aver tenuto all’oscuro le persone coinvolte ha suscitato molte discussioni. Del resto, sostiene Facebook, nei Terms of service è dichiarato che Facebook cura i messaggi degli utenti visualizzando “il meglio”, quindi non c’è motivo di considerare questo esprimento come altro dall’applicazione dell’algortimo con cui i vari post sono visualizzati.

Ai fine dell’educazione alla cittadinanza digitale, questa è l’occasione per capire quale è l’algoritmo con cui Facebook fa emergere o scomparire nel mare dell’indifferenza e dell’oblio i nostri post. Ovvero quale è la regola, o l’insieme di regole, alla base della nostre relazioni su Facebook; avere qualche indicazione è utile, come è utile sapere come ci si veste prima di una cena con degli sconosciuti. In alcuni casi la camicia a fiori eleva il ranking, in altri lo fa precipitare negli abissi dell’invisibilità.

L’algoritmo, chiamato Edgerank, non è noto nella sua totalità e se ne conosce una parte, illustrata nell’immagine seguente. Ma vi sono anche altre ipotesi.

edgerank

Ma c’è anche dell’altro. Il fatto è che l’algortimo di Facebook mette in evidenza un assunto che ci ha accompagnato per diverso tempo: che i dati siano disgiunti dal canale. Crediamo che Facebook sia un semplice tubo che distribuisce documenti che carichiamo sul nostro profili e che li consegni as-is.

Non è così.

Piuttosto Facebook regola la nostra vita emotiva e sociale con delle regole. E il contenuto che viene elaborato siamo noi stessi.

What is flipped learning?

To counter common misconceptions and bring clarity to discussions about “Flipped Learning,” the governing board and key leaders of the Flipped Learning Network (FLN) announced a formal definition of the term. They also released the Four Pillars of F-L-I-P™ and a checklist of eleven indicators that educators must incorporate into their practice.

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